L’attività di approfondimento e di rafforzamento della memorizzazione delle tabelline continua con la proposta di analisi e di manipolazione del decanomio. Una tavola pitagorica che entusiasma e coinvolge molto i bambini. In un altro post ho inserito il lavoro svolto con i quadrati del decanomio. In questo articolo descrivo le strategie proposte alla classe per prendere dimestichezza con i rettangoli della tavola di Laisant.

I bambini chiamano i rettangoli con i fattori della moltiplicazione che rappresentano o con il risultato della stessa moltiplicazione, cioè con il numero di quadratini che contiene...rettangolo sei per due…rettangolo 18…rettangolo 20…rettangolo sette per cinque…

Questo gioco dei nome permette di introdurre le parole BASE, ALTEZZA E AREA dei rettangoli. I fattori della moltiplicazione, dati dalle dimensioni (lunghezza e larghezza) dei rettangoli, indicano la BASE e l’ALTEZZA, mentre il prodotto , dato dal numero totale di quadretti la chiamiamo AREA.

L’esercizio successivo aiuta ad osservare le posizioni reciproche dei rettangoli ed a gettare le basi per un’esplicitazione della proprietà commutativa.

Ecco la documentazione delle fasi di realizzazione dell’esercizio sulla tavola del decanomio.

Come sono posizionati i rettangoli colorati?

9 x 7 e 7 x 9 sono rappresentati dallo stesso rettangolo ma orientato in modo diverso. Nei rettangoli è scritta la stessa operazione, ma con i fattori scambiati, e i due rettangoli si trovano in posizione simmetrica rispetto alla diagonale della tabella, sono disposti a specchio.

Le conclusioni

Al termine di questa attività, i bambini utilizzano strategie diverse con cui, data l’area e una dimensione del rettangolo, riescono a trovare la seconda dimensione…

Se ho un rettangolo di 30 quadretti e ha la base di 6, quanto misura l’altezza?

Se un rettangolo ha 54 quadretti e ha una dimensione di 9 quadretti, quanti quadretti misura l’altra dimensione?

Queste strategie consentono di risolvere moltiplicazioni in riga “bucate” in cui manca uno dei fattori . Queste situazioni possono essere rappresentate anche come divisioni.

L’attività continua con: