I bambini hanno già giocato con il tangram…
Ne hanno conosciuto l’origine, hanno osservato i sette pezzi, lo hanno disegnato sul quaderno seguendo delle indicazioni date, lo hanno tagliato, manipolato, scomposto e ricomposto formando figure, prima praticamente poi rappresentandole sul quaderno.
Sono giunti alla conclusione che le figure composte sono EQUIESTESE, cioè hanno la tessa area.
In una lezione successiva, il tangram diventa un utile strumento per scoprire relazioni di congruenza, equiestensione e consolidare l’uso e il significato di frazione.
I bambini ritagliano, scompongono, sovrappongono, compongono e confrontano i pezzi.
Sovrapponendo i pezzi, scoprono che i due triangoli grandi, che abbiamo chiamato A e B, sono CONGRUENTI, infatti combaciano perfettamente.
Ma anche G ed E, i due triangoli piccoli, si sovrappongono perfettamente perchè congruenti.
Nello spostare i pezzi i bambini individuano alcuni pezzi con cui possono comporre un altro pezzo.
Il triangolo grande A si può comporre con – il quadrato e i due triangoli piccoli; – il parallelogramma e i due triangoli piccoli; – il triangolo medio e i due triangoli piccoli.
Ma allora… i tre pezzi, oltre ad essere equiestesi al triangolo grande, sono equiestesi tra di loro.
Osserviamo che il quadrato, il parallelogramma e il triangolo medio sono congruenti ai due triangoli piccoli E ed G. Quindi i tre poligoni sono equivalenti tra di loro!
Invito i bambini a cogliere la relazione che esiste tra i due triangoli piccoli e i tre poligoni…il quadrato è il DOPPIO dei due triangoli piccoli e quindi ogni triangolo piccolo è la META’ del quadrato.
Questa corrispondenza la troviamo anche nel parallelogramma e nel triangolo medio.
Rappresentiamo questa attività e le osservazioni rilevate nel quaderno.
LAVORO SUL QUADERNO
L’attività continua in TANGRAM E FRAZIONI.