Per celebrare il Giorno della memoria con gli studenti.
Il film di animazione prodotto dalla RAI in collaborazione con il MIUR.
Le sorelle Bucci, ebree italiane di Fiume, avevano 6 e 4 anni quando il 29 marzo 1944 vennero deportate ad Auschwitz insieme a madre, nonna, zia e cuginetto. Riuscirono a sopravvivere alle prime selezioni nel campo di concentramento perché il dottor Mengele le scambiò per gemelle e decise dunque di portarle nel Kinderblock, la baracca dei bambini che venivano destinati agli esperimenti di eugenetica. “Appena arrivate al campo – ricorda Tati – ci fecero indossare vestiti grandi e sporchi. Poi ci marchiarono con il numero che ancora oggi portiamo sul braccio. E che non abbiamo mai voluto cancellare”. A lei fu tatuato il numero 76484, alla sorella il 76483.
Andra e Tatiana si rifugiarono nella loro unione, diventando l’una la famiglia dell’altra, proteggendosi a vicenda dall’orrore del campo. Il loro legame e la compassione di una guardiana del lager hanno permesso alle sorelline di sopravvivere: furono liberate insieme al campo il 27 gennaio 1945. Dopo una permanenza prima a Praga e poi in Inghilterra, sono riuscite a riunirsi con i loro genitori.
Una volta adulte, Alessandra e Tatiana hanno affrontato il trauma dell’Olocausto per diventare testimoni verso le nuove generazioni, rilasciando numerose interviste in Italia e all’estero. “Abbiamo avuto il coraggio di tornare ad Auschwitz solo nel 2005. E poi ci siamo venute sempre, anche più volte all’anno – ha detto Tati, che promette: “finché le forze ce lo permetteranno, continueremo a tornare”.
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